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CISL

Comunicato 21 novembre 2011

 

Di seguito la missiva inviata al Magnifico Rettore e ai componenti CISL del Senato Accademico e Consiglio di Amministrazione

Si è verificato in Ateneo un episodio increscioso circa il quale vorremmo sollecitare Lei ad una riflessione concreta.
Nella giornata di venerdì 11 novembre u.s. una dipendente dell'Ateneo ha registrato un malore che solo per circostanze fortunate non ha avuto esiti gravi.
Nei minuti della prima, approssimativa assistenza prestatagli da colleghi del comparto TA e da studenti si è provveduto a chiamare il Presidio Sanitario da cui, però, si sottolineava l'impossibilità ad intervenire perché l'attuale forma delle attività del Presidio stesso non prevede pronto intervento diffuso e/o tempestivo nel Campus.
Un collega, pertanto, si è recato in auto presso il Presidio, ha "raccolto" il medico accompagnandolo nel luogo dove stazionava la collega.
Nel sottolineare la professionalità con cui sono state effettuate le prime cure da parte del medico predetto e la sopravvenuta richiesta di un'ambulanza del 118 arrivata nel giro di alcuni minuti (ma in alcune circostanze i minuti diventano decisivi) si è successivamente proceduto al ricovero in ospedale.
Tutto è bene quel che finisce bene, dunque, ma fino a quando?
A valutazione della CISL Università di Salerno non è possibile che in una realtà dove giornalmente si aggregano migliaia di persone sia assente una struttura di pronto intervento (con relative professionalità e attrezzature), ne' chi frequenta l'Ateneo abbia quanto meno l'informazione adeguata per affrontare eventuali emergenze.
E' vero che sono "tempi barbari" ma quelle che sono storiche "disponibilità di Diritti collettivamente fruibili" sono ormai diventate clamorose "indisponibilità" a cui la CISL Università di Salerno risponde politicamente nel sottolineare l'esigenza di approntare in tempi rapidi luoghi, strumentazioni e professionalità adeguate di pronto intervento e una relativa capillare quanto efficace campagna di informazione.
La Cisl, comunque, si riserva ogni iniziativa volta alla soluzione del problema anche in ordine a puntuali responsabilità non ascrivibili (naturalmente) soltanto alla Istituzione Universitaria ma coinvolgenti ulteriori momenti istituzionali come, per esempio, le autorità politiche e sanitarie su cui insiste il Campus universitario.

Il Segretario Generale
Pasquale Passamano

 

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